Giulio essendo un architetto si è dedicato alla progettazione, scoprendo ben presto che un bell’edificio o una bella piscina erano ciò che gli ospiti si aspettavano già. Bisognava andare oltre, cercando nuove tecnologie, nuovi (o vecchi) materiali, così si è scelto di optare per una struttura in legno protetta da un guscio di calce idraulica mista a inerti naturali, materiali conosciuti e utilizzati dagli antichi romani ma interpretati in modo nuovo. Poi il tutto rifinito da 16 metri di vetrata aperta su Alba e le Langhe e le montagne dell’arco Alpino.
Quindi bisogna andare oltre, con la ventilazione meccanica controllata che permette il totale ricircolo del volume interno ogni tre ore, una pompa di calore efficiente per una climatizzazione dei locali rispettosa dell’ambiente, una serie di tende motorizzate per la penombra dei locali interni nelle giornate più calde, una piscina a sfioro salata e soprattutto il vero lusso… un giardino privato ad uso esclusivo e un’area cucina attrezzata a fianco della piscina.
Abbiamo parlato di rinascimento delle Langhe e di Alba, forse dovremmo parlare di secondo rinascimento, il primo avvenne alla fine degli anni ’50, quando una serie di personaggi come Michele Ferrero, Franco Miroglio, Pinot Gallizio e molti altri, unendo un savoir fair artigianale e imprenditoriale trasformarono un piccolo paese di provincia nella fucina di una rinascita culturale e commerciale, sfociata poi nella consapevolezza di essere parte di un territorio unico, sapientemente raccontato attraverso i suoi vini e il suo cibo. La stessa forza che Alba aveva allora, come un fuoco sommesso, brucia ancora oggi, l’ingresso delle Langhe nel panorama UNESCO ha dato vita ad una nuova spinta a cui noi abbiamo risposto offrendo del nostro meglio.